Conviene passare al mercato libero dell'energia?

Una premessa: da gennaio 2024 il mercato tutelato dell’energia cesserà di esistere per tutti i clienti domestici. Con l’avvicinarsi di questa data, è importante conoscere l’unica opzione disponibile per il consumo energetico: il passaggio al mercato libero.

Iniziare ad avere consapevolezza di questo cambiamento è di fondamentale importanza per valutare già da oggi il passaggio al mercato libero, evitando la concorrenza che si innescherà con la fine del mercato tutelato. In questo articolo, esploriamo la differenza tra mercato libero e tutelato e ti diamo dei consigli su come valutare un fornitore affidabile.

Differenza tra mercato libero e tutelato

Facciamo un po' di chiarezza partendo dalle basi. Quale differenza esiste tra mercato libero e tutelato? La differenza principale tra il mercato libero e il mercato tutelato è la dipendenza di quest’ultimo da un’autorità indipendente, ARERA, che regolamenta e stabilisce ogni tre mesi le tariffe di luce e gas.

Nel mercato libero, invece, il prezzo è deciso da domanda e offerta. Quello che si paga segue l'andamento di un indice che si distingue in Prezzo unitario nazionale sulla Borsa Elettrica (PUN) per la luce e in Punto di scambio virtuale (PSV) per il gas. Vuol dire che il prezzo pagato dall'utente finale può beneficiare di eventuali cali di prezzi, come sta accadendo in questi ultimi mesi.

Se non sai a quale regime appartiene il tuo fornitore lo puoi controllare dall'ultima bolletta che hai ricevuto. È molto semplice e si fa così: controlla se all'inizio della bolletta trovi la dicitura "Mercato libero dell'energia" oppure "Servizio di Maggior Tutela".

Come orientarsi e valutare un fornitore affidabile nel mercato libero

Ora che abbiamo una panoramica generale delle principali differenze tra i diversi mercati andiamo a capire cosa guardare e quali aspetti considerare per valutare un’offerta vantaggiosa nel mercato libero.

Esistono dei parametri base di valutazione da considerare prima di sottoscrivere un contratto con un fornitore di energia. La prima voce da considerare è la spesa per il costo della materia prima, ovvero la quota energia. Essa è espressa per la luce in euro per kilowattora «kwh», mentre per il gas è in euro per standard metro cubo, «smc», oppure euro per Megawattora, «MWh».

Un’attenzione particolare, poi va alla quota di commercializzazione fissa. Spesso questa quota non viene indicata se non la richiedi; molti fornitori si limitano a dichiarare uno sconto del 10% sulla materia prima senza specificare quanto costa la quota di commercializzazione che, se è alta, mangia lo sconto promesso.

Tra mercato libero e tutelato non cambiano le altre componenti, come le spese per il trasporto, la gestione del contatore o le varie imposte, perché sono pressoché uguali.

Passa al mercato libero con Uni.Co.G.E.

In conclusione, il passaggio al mercato libero dell'energia è obbligatorio a partire da gennaio 2024. Per valutare le offerte disponibili, è importante conoscere la differenza e i parametri da considerare nella scelta del fornitore più adatto.

Il nostro consiglio è di non avere fretta di decidere, e di prendersi tempo per trovare risposta a tutti i dubbi, valutando soprattutto la trasparenza e la chiarezza del consulente con il quale ti interfacci. Per questo Uni.Co.G.E. è un fornitore che offre molti sportelli sul territorio, un'assistenza alla clientela dedicata, una consulenza mirata e chiara. Lo scopo è proprio quello di proporti l'offerta più adeguata ai tuoi consumi. Fai un primo passo verso il mercato libero, senza aspettare il 2024.

Contattaci per valutare le nostre offerte, senza alcun impegno: https://www.unicoge.it/per-la-tua-casa/